La stagione 2022-23 ha segnato l’avvio di I SUD, un percorso di incontro tra Napoli, una delle porte del sud del mondo, e le comunità migranti presenti sul territorio per cambiare, nel segno del teatro, la narrazione d’un fenomeno epocale come quello delle migrazioni.
Alessandra Cutolo, curatrice del progetto, traccia un percorso nelle poco note letterature del Maghreb e dell’Africa subsahariana che costituiscono un potenziale del tutto inesplorato da mettere in scena. La valorizzazione di alcuni testi letterari provenienti dalla Nigeria, dall’Etiopia e dal Sudan in particolare, permette di creare una nuova generazione di attori, danzatori e danzatrici, attrici, per aprire il teatro a nuove fasce di pubblico. Come già avviene in altre zone d’Europa, il dialogo interculturale trova nel teatro il luogo privilegiato in cui esprimersi grazie alle voci di autrici e autori come Chimamanda Ngozi Adichie, Tayeb Salhi, o Maaza Menghiste che portano in scena i drammi e i conflitti profondi che caratterizzano il nostro presente.
I laboratori, partiti già da diverse settimane, vedono impegnate una ventina di donne nigeriane e napoletane che si incontrano una volta alla settimana al Teatro San Ferdinando. Grazie al contributo del danzatore e musicista nigeriano Steve Emejuru, sperimentano l’incontro tra le culture dei Sud del mondo attraverso i corpi in movimento e si affacciano alla pratica del teatro a partire dal racconto di Chimamanda Ngozi Adichie dal titolo Ambasciata Americana, contenuto nella raccolta Quella cosa attorno al collo.