Lo spettacolo potrà prevedere una diversa assegnazione di posto e in alcuni casi di turno per la particolarità dell’allestimento che coinvolgerà parzialmente la sala
A quasi due anni dalla scomparsa di Enzo Moscato, Roberto Andò gli rende omaggio con un lavoro che intreccia alcuni dei suoi testi più rappresentativi con Gli anni piccoli, “un tentativo volutamente frammentario, sinuoso ed elusivo, d’autobiografia adolescenziale e allo stesso tempo esercizio critico, d’astrazione e di meditazione, strenuo e appassionato sulla scrittura”. Filosofo, poeta, drammaturgo, regista, attore, Enzo Moscato, insieme ad Annibale Ruccello e Manlio Santanelli, è stato esponente di spicco di quella che negli anni Ottanta è stata definita la nuova drammaturgia napoletana. In più di quarant’anni d’attività, nei suoi lavori ha combinato la tradizione drammaturgica napoletana con il pensiero di autori e teorici del Novecento, come Artaud, Genet, Lacan, Pasolini. La sua inconfondibile scrittura – spesso un musicale e disinvolto miscuglio di dialetto napoletano, italiano, francese, spagnolo, inglese, tedesco, greco, latino – è stata capace di farsi materia e scena, di scavare profondamente nelle viscere e nell’animo umano, di farsi espressione della fragilità concreta e metaforica del corpo di Napoli.
«Non posso narrare la mia vita», afferma Enzo Moscato in quel frammento autobiografico che è Gli anni piccoli, un’opera rivolta a rintracciare le tracce dell’insorgere della sua vocazione teatrale nell’infanzia e adolescenza trascorse nei Quartieri Spagnoli. Si tratta di agglutinazioni visionarie, sprazzi di vita rivissuti con l’occhio e l’orecchio dello sciamano: buchi, faglie, crepe di una memoria a brandelli e solo successivamente ricucita. Un diario d’autore che disprezzava le imposizioni della realtà, preferendo a quest’ultima la vita fantasticata, la musica della reverie. Da questo piccolo libro Roberto Andò è partito per immaginare uno spettacolo intorno al mondo di Enzo Moscato, scivolando delicatamente nella penombra della mente di un poeta che sta a Napoli come Kavafis sta ad Alessandria. Come scrisse Anna Maria Ortese a proposito di Elsa Morante, anche Enzo Moscato ha fatto un giuramento all’Invisibile. E questo, più che un semplice spettacolo, rischia di diventare un appuntamento postumo con la sua voce indimenticabile.
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Produzione in Tournée
"NON POSSO NARRARE LA MIA VITA" fa parte delle produzioni del Teatro di Napoli - Teatro Nazionale e farà tappa in queste città:











