Unica trilogia ad essere sopravvissuta fino ai giorni nostri, l’Orestea di Eschilo racconta una storia suddivisa in tre episodi, le cui radici affondano nella tradizione mitica dell’antica Grecia: l’assassinio di Agamennone da parte della moglie Clitemnestra, la vendetta del loro figlio Oreste che uccide la madre, la persecuzione del matricida da parte delle Erinni e la sua assoluzione finale ad opera del tribunale dell’Areopago.
Con questo allestimento che si divide in due parti – Agamannone e Coefore/Eumenidi, Luca De Fusco affronta la tragedia classica secondo le caratteristiche del teatro greco che univa parola, canto, danza. Uno spettacolo “in musica”, la cui partitura è curata da Ran Bagno. Sul tappeto sonoro preciso ed avvolgente del compositore israeliano si muovono le sensuali e misteriose coreografie di Noa Wertheim, direttrice della Vertigo Dance Company.