La Reggente è il primo spettacolo prodotto dal Teatro Stabile in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli all’interno di un accordo quadro di natura programmatica più ampia. Lo spettacolo non solo vedrà coinvolti ben quattro docenti (Stefano Incerti – regia, Renato Lori – scenografia, Zaira de Vincentiis – costumi, Cesare Accetta – disegno luci) ma sarà impegnativa occasione di laboratorio per gli allievi dei rispettivi corsi, nella ferma convinzione che la transizione verso il professionismo sia missione fondamentale per la formazione artistica.
Il testo di Fortunato Calvino racconta la storia di un potere malavitoso al femminile. La Reggente è la moglie di Masaniello, potente boss di un quartiere di Napoli, detenuto in un carcere di massima sicurezza in regime 41 bis. Il boss la incaricherà di condurre gli affari di famiglia, ma improvvisamente la donna si troverà a gestire un potere che la farà precipitare in un delirio di onnipotenza che sfiorerà il patologico. Arrogante, spietata, la donna porterà avanti il suo progetto, assetata di sangue lascerà dietro di sé una scia di dolore e di sofferenze travolgendo anche le persone che l’amano. E fino alla fine continuerà a torturare chiunque tenterà di opporsi alla sua sete di potere. Anche quando resterà sola, odiata e maledetta, continuerà nel suo intento, senza rendersi conto che la solitudine a cui si è condannata sarà causa del suo declino.
“Ho ricevuto in passato proposte per regie teatrali ma ho sempre declinato l’invito per aspettare il testo giusto – dichiara Stefano Incerti. La Reggente, tra sangue, passione, sesso, tradimento, ha l’andamento di un moderno
Shakespeare. Stavolta la sfida era troppo allettante per poter rinunciare”.
"Lo spettacolo è consigliato a un pubblico adulto. "
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